Teatro Ragazzi

Età 4-10 anni

BALOCCHI IN FUGA

Balocchi in fuga

Drammaturgia e Regia: Matteo Fresch
Con:Daniela Piccolo, Alessandro Casaletto, Matteo Fresch/Lahire Tortora
Costumi:Elisa Cobello
Scenografie:
Enrico Patechi
Tecnici:
Daniele Schio/Alberto Damiani
Responsabile di produzione:
 Ilaria Schio

Sinossi spettacolo:

Tutti sappiamo che ai bambini piacciono i giocattoli... Ma se ai giocattoli non piacessero i bambini? Suppongo
che allora sarebbe il caso di organizzare
una grande fuga! Ma anche il piano meglio progettato può riservare imprevisti spaventosi: l’improbabile supereroe ed la “graziosa” bambolina si troveranno uniti nel fronteggia-
re un minaccioso nemico nascosto nell’o-
scurità di una polverosa soffitta! Ispirato allo “schiaccianoci” di Tchaikovsky, che farà da colonna sonora a tutta la nostra avventura, in una chiave super moderna (a tratti trap), "Balocchi in fuga” vi farà ridere e forse anche un po’ pensare! Non mancheranno i personaggi più famosi del celeberrimo balletto classico: la fata confetto, il vecchio zio Drosselmayer, Clara e molti altri, riuscirete a scovarli tutti?

Il mago di Oz

Testo: Gianluca Meis
Regia: Pino Costalunga
Con: Claudia Bellemo, Nicola Perin, Sara Favero
Realizzazione scenografie: Guglielmo Avesani
In collaborazione con; Fondazione Aida

Sinossi spettacolo:
Dorothy, una bambina che vive nel Kansas assieme ai propri zii, viene scaraventata da un ciclone improvviso in un paese popolato da strani personaggi. Atterra nel villaggio dei Succhialimoni, degli ometti bizzarri che la ringraziano perché ha ucciso la Strega cattiva dell’Est, schiacciata dalla caduta della casa.

Il suo unico pensiero è quello di fare ritorno a casa, ma pare che il solo che possa aiutarla è il Mago di Oz. Lungo il cammino che la condurrà dal Mago, Dorothy incontra lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone Vigliacco. I nuovi amici di Dorothy pensano di avere un vuoto da colmare, per questo hanno bisogno dell’intervento del Mago di Oz. Lo Spaventapasseri crede di aver bisogno di un cervello, il Boscaiolo di Latta di un cuore e il Leone di coraggio, mentre Dorothy non vuole fare altro che ritornare nel suo paese.

Durante il viaggio, ognuno di loro, affrontando le proprie paure per superare gli ostacoli che incontrerà lungo il percorso, mostrerà di possedere già ciò che pensava gli mancasse.

Rivolgendoci direttamente al testo di Baum, abbiamo cercato di evidenziarne l'aspetto più "fantastico" legato a quell'esperienza attraverso cui tutti siamo passati: quel pericoloso e tortuoso cammino che è il crescere, il diventare grandi. Ci vuole decisamente cervello, cuore e coraggio!

CLARABELLA E LE RABBIASTORIE

Testo: Gianluca Meis
Regia: Nicola Perin
Con: Claudia Bellemo, Margherita Piccin e Gianluca Da Lio
Scenografia: Enrico Patechi e Ilaria Schio
Luci: Daniele Schio

Sinossi spettacolo:
Come affrontare la rabbia? Come uscire da quel labirinto di emozioni e voci interiori in cui spesso finiscono i bambini? La consapevolezza è una strada: essere coscienti di trovarsi in un labirinto e decidere di uscirne. Detta così però è difficile da spiegare ad un bambino. Ed ecco che quindi entra in gioco il linguaggio del teatro. Entrare ed uscire dal labirinto della rabbia è infatti proprio quello che accadrà ai protagonisti dello spettacolo teatrale “Clarabella e le Rabbiastorie”. Per sfuggire da una sicura punizione, Clarabella si nasconde nello sgabuzzino della scuola: lì incontra Tobia e scopre che non è l’unica a diventare furibonda con poco. Ma all’improvviso ecco delle voci, che fare? I due bambini scorgono una piccola porta e ci entrano. Da lì comincerà per loro un viaggio fatto di colpi di scena e di storie che parlano di rabbia. Un percorso lungo il quale impareranno a gestire quel labirinto d’ira e ne usciranno cambiati. La tematica è stata selezionata da un sondaggio presentato alle scuole primarie del Veneto in cui è stato evidenziato l’interesse per l’argomento.

LE AVVENTURE DEGLI SPRECONTROLLORI

Testo: Lia Bonfio
Regia: Nicola Perin e Sara Favero
Con: Nicola Perin e Sara Favero
Pupazzi: Nicola Perin e Enrico Patechi

Sinossi spettacolo:
Gli sprecontrollori sono degli agenti speciali che combattono contro lo spreco. Devono affrontare quotidianamente gravi emergenze e salvare il mondo dagli spreconi più incalliti.

Il Capo, autoritario burattino, invia questi agenti ad affrontare missioni rocambolesche e imprevedibili. Durante lo spettacolo Rick e Jenny, sprecontrollori professionisti, si imbatteranno negli spreconi dell’acqua, dell’elettricità e del cibo, cercando di dissuaderli dalla loro pessima condotta. Ma Rick e Jenny ancora non sanno che il Capo ha in serbo per loro una missione speciale, molto più difficile di quelle affrontate finora.

Quale sarà questa impresa? Gli sprecontrollori riusciranno a superare tutte le sfide?

PETER PAN

Genere: teatro ragazzi/ teatro d’attore e musicale
Durata: ’55 minuti
Cast: Alice Centazzo – Massimiliano Mastroeni – Nicola Perin
Testo e regia: Claudia Bellemo
Assistente di produzione: Ilaria Schio
Scenografie: Enrico Patechi
Costumi: Federica Bugin

Sinossi spettacolo:

Questa particolare versione della storia vedrà i tre attori coinvolti in un’infinità di giochi che partono sempre dall’utilizzo creativo degli oggetti della stanza che man mano assumeranno valenze magiche e fantastiche, poiché riteniamo importante sottolineare la matrice ludica del teatro in cui, grazie all’immaginazione, ogni cosa è possibile, come dice lo stesso Peter creando
vivande e leccornie semplicemente immaginandole. E’ importante dare uno stimolo agli spettatori piccoli e grandi nel riflettere sulla bellezza della fantasia che, in questi tempi, è fin troppo a servizio di un immaginario solo cinematografico. Chicca del progetto: l’intera colonna sonora è suonata live dagli attori e si basa su cover riarrangiate e riscritte dei Beatles.
Abbiamo scelto questa storica band poiché ci interessava creare un ponte immaginario tra il mondo “reale” in cui si trova a vivere il Signor James (avvolto da colori scuri, tipici dei primi anni del Novecento, in cui l’opera è scritta e ambientata) e quello psichedelico anni ’70 adatto ad un mondo più fantastico, come l’Isolachenonc’è. Lo spettacolo presenta forti legami con i ritmi della Commedia dell’Arte e quindi su un impianto fortemente musicale, alternando momenti di divertimento e poesia, con l’obiettivo di attrarre l’attenzione e il cuore sia dei piccoli che dei grandi.

LE SORELLASTRE D CENERENTOLA
Produzione: FEBO Teatro
Genere: Teatro Ragazzi
Fascia di età: dai 4 anni in su
Tecnica: Teatro d’Attore
Testo: Claudia Bellemo
Regia: Claudia Bellemo e Nicola Perin
Con: Irene Silvestri, Rossana Mantese, Matteo Campagnol
Durata: 50 Minuti
Scene: Enrico Patechi
Costumi: Federica Bugin
 
Sinossi spettacolo:
Un gruppo di tre artisti di strada si trova lì di passaggio, scoprendo che proprio quello è il luogo della vicenda che vanno in giro
raccontando: quella delle sorellastre.
Con l’occasione decidono di narrarla ancora una volta al pubblico presente e la storia è questa: le due sorellastre, dopo l’incoronazione a regina di Cenerentola, sono state allontanate e vivono di elemosina, covando invidia e sognando di vendicarsi. Ad interrompere queste visioni di vendetta, è l’arrivo di una carrozza reale: è proprio Cenerentola che è giunta lì per le feste estive, assieme alla figlia appena nata. Le due decidono di approfittare della situazione per mettere in atto un piano malvagio: rapire la neonata e far così provare a Cenerentola quello che loro han provato rinunciando al grande sogno di diventare principesse. Il tutto termina con un epilogo da parte dei narratori in cui raccontano che le sorellastre, mettendo da parte una volta per tutte la loro invidia nei confronti di Cenerentola, si concentrando sui loro veri talenti, diventando delle musiciste affermate ed apprezzate.

Età 6-10 anni

LA PRINCIPESSA SUL PISELLO

Coproduzione Stivalaccio Teatro e Febo Teatro 

Tecnica: Teatro d’Attore e maschera
Regia: Giulio Canestrelli
Con: Claudia Bellemo e Massimiliano Mastroeni
Durata: 55 Minuti
Costumi: Antonia Munaretti
Scene: Roberto Maria Macchi
Testo: Bellemo, Canestrelli, Mastroeni, Mori 

Sinossi spettacolo:

Una principe costretto a fare ciò che non vuole per ricevere il sostegno dei sudditi. Una regina madre preoccupata di nascondere la povertà del suo regno.
Un castello all'esterno bellissimo ma dentro in totale rovina.
Questi gli elementi iniziali di uno spettacolo che vuole indagare, in modo divertente ed ironico, il contrasto tra "essere" e "apparire" soprattutto con l'arrivo in scena del personaggio una stravagante donzella vestita di verde che pare rimettere in discussione ogni cosa.
Che sia proprio lei la leggendaria "principessa" talmente tanto sensibile da sentire un piccolo pisellino sotto strati di materassi?

        

 

LA STAMBERGA DELLE SCARPE

Tecnica: Teatro d’Attore
Regia: Matteo Fresch e Nicola Perin
Con: Claudia Bellemo, Gianluca Da Lio, Anna Scomparin
Durata: 55 Minuti
Costumi: Matteo Fresch
Scene: Enrico Patechi
Testo: Isabella La Forgia

Sinossi spettacolo:

C'era molti anni fa una famosa stilista di scarpe magiche, Madame Le Tac, che era la più apprezzata del regno... Fino a quel giorno!
Dopo un gravissimo incidente a palazzo, la poveretta è stata esiliata ed ora vive in una stamberga fatiscente insieme all'assistente Rocchetto... Ma le cose possono cambiare!
Tre strampalati narratori raccontano la storia di Madame, che decide di rimettersi in gioco per realizzare un paio di scarpe adatto al matrimonio della principessa Flanella con il proncipe Damasco. Assieme a lei c’è Rocchetto, un bizzarro aiutante magico talmente appassionato di scarpe che ne riesce a parlar la loro lingua, e loro rispondono.
Ma il passato a volte torna, e le paure di Le Tac sembrano riaffiorare quando la principessa piomba nel negozio e si innamora di un vecchio paio di scarpe fatte di pelle di drago...
Tra colpi di scena e canzoni cantate dal vivo, i tre comici si diletteranno in questo racconto di redenzione e fantasia. Uno spettacolo adatto a grandi e piccini, che può entrare nei teatri come anche nelle piazze, in cui la tecnica dell’attore si ispira ai ritmi e alla musicalità della commedia dell’arte.
LA LAMPADA DEI DESIDERI - Storia di Aladino

A cura di: Claudia Bellemo
Con: Claudia Bellemo, Nicola Perin
Scenografia: Enrico Patechi, Sergio Perin
Costumi e maschere: Matteo Fresch
Musiche originali: Claudia Bellemo

Sinossi spettacolo:
Chi di noi non vorrebbe esaudire i propri desideri facilmente? Senza fatica? Senza attese? Eppure, a volte è proprio nella fatica e nell’attesa che capiamo cosa vogliamo. La storia di Aladino e la lampada magica è un ottimo esempio di come sia importante sognare con concretezza, imparando che faticare per un obiettivo fa parte della crescita di ognuno di noi. In un mondo in cui la velocità fa da padrone, è importante più che mai insegnare alle nuove generazioni a scegliere con cura i propri desideri e a perseguirli con calma e costanza.

Aladino è un ragazzo che vuole avere tutto e subito senza fatica. Passa le giornate a giocare ai videogiochi, senza alzare un dito, fino a quando è costretto a scendere al bazar sotto casa dove incontra Ali Babà, il padrone del negozio che gli regala una Lampada. Il ragazzo, senza troppo interesse, la porta a casa e scopre che quella non è una lampada come le altre, ma è magica: esaudisce i desideri delle persone. Qui comincia l'avventura del giovane tra colpi di scena e incontri, scoprirà che se vuoi davvero qualcosa non c'è magia più forte della volontà.

Uno spettacolo ironico e d'effetto in cui verranno usati numerosi linguaggi teatrali (maschere, pupazzi) uniti ad incursioni tecnologiche (animazione video, proiezioni).

DINOSAURI SULLA LUNA

Testo: Gianluca Meis
Regia: Nicola Perin e Claudia Bellemo
Con: Alice Centazzo e Nicola Perin
Consulenza: Luca Mosetti, Simone Favaretto
Pupazzi: Walter Mazzocchi
Didattica: Pleiadi
In collaborazione con: Pleiadi e Gran Guardia

Sinossi spettacolo:
Una storia di amicizia straordinaria e di un obiettivo da raggiungere. Ecco cos’è lo spettacolo “Dinosauri sulla Luna”. Tommy ha un amico fuori dal comune: un piccolo dinosauro che “abita” in uno scatolone. L’imminente trasloco di Tommy, però, rende difficile nascondere ancora a lungo l’amico...ma ecco che il giornale radio svela che sulla Luna ci sono i dinosauri! Ma per raggiungerli come si può fare?

Costruire un razzo! Il progetto non è facile: servono competenze e, soprattutto, risorse economiche, ma Tommy non si abbatte e con i risparmi e gli investimenti della paghetta del nonno, assieme all’ingegno della sua compagna di classe Cinzia, riusciranno a raggiungere l’obiettivo e a far ricongiungere l’amico dinosauro con i suoi simili.

Un traguardo raggiunto, un sogno realizzato, un’amicizia speciale e forse un amore che nasce…ecco il mix perfetto di questo spettacolo, che vuole far divertire ma anche insegnare che per i propri sogni bisogna lottare.

IL SEGRETO DEL PIFFERAIO MAGICO

Testo a cura di Claudia Bellemo
Regia Nicola Perin e Lucia Messina
Tutoraggio drammaturgico e registico di Pino Costalunga
Con: Claudia Bellemo, Sara Favero e Silvia De Bastiani
Musiche e vocal coach Elena Nico
Scenografie e grafiche ideate da Enrico Patechi e Ilaria Schio
Costumi Federica Bugin
Luci Daniele Schio
Organizzazione Leonardo Sartori e Massimo Molin
Produzione di Fondazione Aida e Febo Teatro

Sinossi spettacolo:

Ne Il segreto del pifferaio magico tre giovani attrici si trovano nella bizzarra situazione di rimanere bloccate, a causa di un problema con le fogne della città, in un teatro trasformato per l’occasione in un deposito per le riserve di cibo.
Notando di non essere sole cercano qualcosa per poter passare il tempo assieme. Ma, intrappolate tra scaffali pieni di cibarie, cosa si può fare a parte mangiare?
Raccontare una storia! Ma ce ne vuole una che ci aiuti a capire cosa sta succedendo, che ci faccia passare la paura ma che anche ci faccia crescere. Così le nostre protagoniste ne approfittano per utilizzare gli oggetti del deposito per raccontare la storia de il pifferaio magico.

Le tre attrici, lasciandosi prendere dalla creatività, creeranno una versione tutta nuova della fiaba, molto più vicina alla realtà di questi tempi: una città invasa dai ratti che distruggono qualsiasi cosa costringendo le persone a rimanere chiuse in casa.

La soluzione potrebbe essere quella di coordinarsi, trovare delle soluzioni comuni, ma gli abitanti divisi e disinteressati, preferiscono aspettare che qualcuno risolva il problema al loro posto. Così tocca ai bambini e ai ragazzi gestire la situazione, studiando come sconfiggere i ratti, scoprendo che forse dietro a tutto questo c’è proprio il pifferaio magico. Mettendosi assieme in prima linea e condividendo l’importanza del senso civico, faranno sì che i ratti fuggano dalla città.

STORIE DI MARE

Testo a cura di Claudia Bellemo
Regia Claudia Bellemo e Lucia Messina
Con: Lahire Tortora e Moreno Corà
Scenografie e oggetti di scena: Roberta Bianchini
Costumi Federica Bugin
Luci: Daniele Schio
Organizzazione: Massimo Molin
Produzione di Febo Teatro

Sinossi spettacolo:

Chi ha un talento, ha un tesoro!
Talvolta però, questo tesoro lo teniamo nascosto negli abissi del cuore e per portarlo a galla abbiamo bisogno di un incoraggiamento! “Storie di mare” parla proprio di questo, rivisitando tre importanti storie dell’autore Italo Calvino.
Due narratori-marinai ci accompagneranno in un viaggio fantastico di racconti in cui i protagonisti vivranno grandi avventure e saranno messi alla prova, scoprendo che non bisogna avere paura di rivelare i propri talenti al mondo.
Uno spettacolo che, attraverso ritmiche ispirate alla Commedia dell’Arte e uso di oggetti scenici immaginifici, ci rivelerà quanto ogni tipo di viaggio possa essere occasione di incontro e di crescita. Pronti a salpare insieme?
Liberamente tratto dalla raccolta delle “Fiabe italiane” di Italo Calvino.

Età 11+ anni

TO BE - Cyberbullismo

Testo e regia: Claudia Bellemo
Con: Claudia Bellemo, Katiuscia Bonato e Matteo Fresch
Supervisione drammaturgica: Paola Bigatto
Musiche originali: 14/92
Costumi: Matteo Fresch
Realizzato con il contributo dell’Ufficio Scolastico Territoriale

Sinossi spettacolo:
Alessandro, un ragazzo all’ultimo anno di liceo, piomba nel bagno della scuola. È disperato: i compagni lo bullizzano, Maddalena non lo degna di uno sguardo, i suoi non lo capiscono e per di più qualcuno gli ha imbrattato il giubbotto nuovo. L’unica consolazione pare TO BE, una app gratuita in cui puoi fare domande e ricevere risposte anonime. Anche Alessandro se l’è scaricata ma senza ottenere i risultati sperati.

In quello arriva Ornella, la gagliarda bidella della scuola, che prova ad aiutare Alessandro pur appartenendo ad una generazione molto lontana da tutta quella tecnologia. Paradossalmente, sarà proprio grazie a TO BE che entrambi verranno messi alla prova e stimolati a fare un cambiamento che richiederà una loro scelta.

Uno spettacolo che parla di identità, di cyberbullismo e che ha come verbo assoluto lo scegliere. Adatto ad un pubblico di studenti della Scuola secondaria e adulti. Ironico, graffiante e con note amare.

#MIRRORS - Dismorfofobia

Testo: Andrea Pennacchi e Lia Bonfio
Regia: Andrea Pennacchi e Lorenzo Maragoni
Con: Nicola Perin e Eleonora Fontana
Co-produzione Febo Teatro e Teatro della Gran Guardia

Sinossi spettacolo:
Lo spettacolo teatrale è volto a sensibilizzare il pubblico di ogni età riguardo al delicato tema della dismorfofobia, cioè del problema che molti giovani (e non solo) hanno nel non riconoscere nel modo naturale la propria corporeità. Un problema che a volte può sembrare banale ma che spesso porta a reazioni esasperate e angosciose fino a causare gesti assurdi.

Siamo alla fermata del tram e, come ogni giorno, Anita, studentessa liceale, lo attende per andare a scuola. Ma lei ha un atteggiamento di continuo disagio e sofferenza a causa, si scoprirà, della sua non accettazione del proprio corpo, in particolare dei suoi capelli. Finché un giorno (ha il motorino rotto) alla fermata capita anche Ken, ragazzo estroverso, sensibile e studente di agraria, che la guarda con interesse... Anita è carina, Anita sembra dolce, Anita soffre...

Giorno dopo giorno Ken cerca di capire e, in questo complicato percorso, sarà proprio lui a prenderla per mano ed aiutarla a rendere tutto meno difficile.

Letture ed eventi speciali

Il razzo straordinario - lettura animata

Testo di Oscar Wilde
Regia di Nicola Perin
Con: Alice Centazzo e Sara Favero
Adatto dai 5 anni - è preferibile rappresentarlo all'interno - durata 45/50 minuti circa

Sinossi spettacolo
Durante la festa organizzata per le nozze del figlio del re, dopo la cerimonia, il banchetto e le danze, è previsto uno straordinario e memorabile spettacolo pirotecnico. Il Re ha affidato il compito a due artificiere, a dirla tutta un po’ sbadate e giocherellone, che non resistono all’idea di entrare di nascosto nel palazzo regale per partecipare ai festeggiamenti, lasciando così incustoditi i fuochi d’artificio.

In scena, nell’attesa di essere sparati, i razzi prenderanno vita e inizieranno a dialogare tra di loro. Così tra giochi, inseguimenti ed esplosioni inaspettate verrà narrata questa meravigliosa fiaba di Oscar Wilde.

Il Re sarà soddisfatto dello spettacolo? Le artificiere riusciranno, nonostante le mille distrazioni, a portare a termine il compito loro affidato?

Il carretto del cantastorie - narrazione

Testo: Gianluca Meis
Interpretato da: Francesca D’Este

Sinossi spettacolo:
Dopo una raccolta accurata di storie della tradizione, orale e non, tipiche del territorio padovano, uno scrittore le ha trasformate in racconti e un attore (il cantastorie), è andato di paese in paese, di borgo in borgo, a raccontarle... proprio come una volta, con il solo ausilio della parola e di un carretto speciale che conterrà appunto tutte queste storie.
Francesca D’Este, attrice professionista ed esperta narratrice riuscirà a ricreare, con il solo ausilio delle parole, del tono della voce e delle espressioni, delle immagini vive negli occhi degli spettatori. Tre fiabe folkloristiche che suscitano curiosità e divertimento in chiunque le ascolti.

Letture personalizzate

Febo mette a disposizione i suoi attori per letture animate, sia direttamente proposte da noi (dai classici a nostre storie originali), sia su proposta dei committenti. Potete ricevere la vista del nostro Cantastorie col suo carretto di legno rosso o vivere altri momenti speciali con tante storie bellissime.

Novità FEBO 2019: lettura animata con disegni dal vivo!

Teatro di Prosa

TEMPESTE D'AMOR PERDUTE

Regia: Michele Modesto Casarin
Diana Veronese, capocomico degli Uniti: Katiuscia Bonato
Tristano De Bastian, suo figlio, caratterista: Matteo Fresch
Valentino Cortisei, amante di Diana, attor giovane: Nicola Perin
Isabella, favorita di Antonio Foscarini, poi figlia di Diana: Claudia Bellemo
Aiuto regia: Manuela Massimi
Maschere: Stefano Perocco di Meduna

Sinossi spettacolo:
La giovane Isabella, ritorna dall’Inghilterra alla metà del 1600, alla ricerca della compagnia di Commedia dell’arte “Gli Uniti”, diretta da Ottavio Romagnesi. La trova fortunosamente (nella migliore tradizione) al porto di Comacchio in procinto di imbarcarsi per la Slavonia. La peste ha lasciato solo in tre attori vivi : una donna e due uomini, che ormai disperano di poter rimettere in piedi il loro usuale repertorio. Diana, la madre, ora capocomico, è troppo vecchia per le parti giovanili e il figlio Tristano e l’attor giovane Valentino, sono troppo giovani per le fondamentali parti di Pantalone o del Dottore. Isabella li trova che cercano di rimettere in piedi scene di Ruzante, ultima risorsa. Dopo alcuni equivoci, Isabella rivelerà la sua identità alla madre e chiederà alla Compagnia di tornare a Venezia per portare in scena uno spettacolo a Palazzo Mocenigo in onore della contessa Arundel.

Di fonte all’impossibilità di mettere in scena un classico spettacolo di Commedia, la giovane Isabella mostrerà una possibile via d’uscita agli Uniti: una Commedia pastorale, che in Italia nessuno porta più in scena, ma fonte di ispirazione per William Shakespeare che grazie alle sue parole, al Globe di Londra sta ottenendo grande successo. Un vecchio mago e sua figlia che, su un’isola deserta, portano a termine una storia di amore e giustizia.

I quattro assieme, ne prenderanno le parole e porteranno in scena la Commedia, mischiando la poesia del bardo con i lazzi della Commedia dell’Arte. Creando così le loro “Tempeste d’amor perdute” Ma il destino nefasto in agguato manderà all’aria i piani dei nostri comici. Il finale… lo potrete vedere sul palcoscenico del vostro teatro.

Excursus storico:
La prima compagnia professionale di teatro nasce a Padova il 25 febbraio 1545, con regolare atto notarile, prima di partire a far comedie. Alla fine del 16° secolo, troupes di quella che era ormai nota come: Commedia dell’Arte, giravano tutta Europa, influenzando l’idea di teatro di tutte le nazioni, portando sulle scene l’improvvisazione, attori professionisti e un nuovo gusto per un certo grado di “naturalismo” (e attrici donne!).
A Londra, queste compagnie professionali risultano regolarmente ospiti della corte reale – ma anche della scena popolare inglese. William Shakespeare inizia la sua attività in città attorno al 1585, in piena esplosione della Commedia europea. È quasi certo che Shakespeare abbia conosciuto bene la Commedia, è lui a usare per la prima volta, a “inventare”, la parola inglese zany, tratta da Zanni (Malvolio, ne la Dodicesima notte), o a parlare di Pantalone in Come vi Piace (le sette età dell’uomo).
Chiare influenze italiane si trovano ne Molto rumore per nulla, due gentiluomini di Verona, Pene d’amor perdute, la bisbetica domata, Amleto [Polonio = Pantalone], Otello, e La Tempesta, una delle sue opere “mature” (1611) e più originali.
Quest’ultima ha sempre sfidato gli studiosi a cercarne le fonti, senza che si stabilisse un consenso su quali storie fossero all’origine del dramma. L’ipotesi più interessante, tuttavia, è quella avanzata da uno studioso britannico, secondo il quale La Tempesta sarebbe tratta da un’unica fonte principale: un canovaccio di Commedia dell’arte.
Abbiamo immaginato che i “regali” che la commedia italiana ha fatto al Bardo di Stratford Upon Avon, ritornino indietro in uno spettacolare circuito virtuoso.

ATTENDERE